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09 Aprile 2024

Lo spot di Amica Chips che fa infuriare i cattolici

Patatine al posto di ostia: blasfemia!

Lo spot di Amica Chips che fa infuriare i cattolici

Poteva non sollevare un polverone uno spot dove al posto di un’ostia consacrata una suora consuma una croccante patatina Amica Chips?

L’ultima trovata pubblicitaria del noto brand di patatine in busta ha come ambiente un convento, dove un gruppo di suore novizie, sull’aria dell’Ave Maria di Schubert, si dirige verso l’altare per prendere la comunione.

Non appena la prima novizia riceve l’ostia consacrata dal sacerdote, si sente un fragoroso scrocchio e la suora, in imbarazzo, si gira verso le consorelle pensando di essere l’autrice di quel suono.

In realtà a sgranocchiare rumorosamente è un’altra suora nascosta nella sagrestia che, con tanto di pacchetto ben visibile di Amica Chips in mano, si gusta le patatine pensando di non essere vista.

Lo spot si conclude con le immagini del prodotto e il claim “Amica Chips, il divino quotidiano”.

Immediata la reazione dell’AIART, l’associazione italiana ascoltatori radio e televisione, che ha definito la pubblicità blasfema, irrispettosa della sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti e oltraggiosa per l’accostamento evidente tra la patatina e la particola consacrata.

Giovanni Baggio, presidente AIART, ha quindi fatto sapere che lo spot è stato segnalato all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria e che ci si appella al politically correct e alla cancel culture ma è solo contro la religione cristiana che ci si sente autorizzati a qualsiasi obbrobrio.

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