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07 Febbraio 2025
Kim Kardashian ne va pazza, Jennifer Aniston ha ammesso di averlo provato con grande soddisfazione e molte beauty influencer seguono il trend con interesse: stiamo parlando dell’ultima novità in fatto di soluzioni di bellezza per il viso, ovvero del salmon sperm facial, trattamento a base di sperma di salmone.
Viene chiamato anche trattamento a base di polinucleotidi ma impropriamente, come suggerisce un medico chirurgo specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, il dott. Simone Napoli.
Sarebbe infatti più corretto parlare di esosomi, visto che i polinucleotidi, vescicole extracellulari che fungono da trasmettitori tra le cellule, non sono proprie di animali e piante, bensì di esseri umani.
In tutti i casi queste vescicole sono in grado di stimolare il processo di riparazione cellulare, contribuendo ad esempio alla rigenerazione dei tessuti con effetto anti-age, alla risoluzione di acne, pori dilatati e rosacea, ma anche alla stimolazione della crescita dei capelli.
Nel caso del trattamento di tendenza, quello che viene usato non è sperma crudo di salmone, ma un tipo di esosoma che viene estratto dalle cellule del testicolo del pesce e poi purificato in laboratorio.
Possono essere utilizzati esosomi di trote e rosa canina, ma quelli del salmone sono i più diffusi per l'affinità genetica con l’uomo decisamente elevata, pari al 95%, e per la facilità di reperimento in grandi quantità.
Una precisazione doverosa: gli esosomi non possono essere iniettati in Europa e nemmeno in America (ma a Dubai è una procedura diffusissima), quindi vengono applicati utilizzando procedure particolari, come il microneedling.
Si fanno micro fori sulla pelle di uno o due millimetri e poi viene spalmato un preparato a base di sperma di salmone come se fosse una crema, al fine di raggiungere gli strati cutanei più profondi.
La tecnica pare non presentare particolari controindicazioni, ma come qualcuno suggerisce, il fatto che in Europa questi esosomi non posseggano la certificazione per essere iniettati, la dice lunga.
Si apre ovviamente un’altra importante questione ed è quella del cruelty free: al momento attuale Peta non ha comunicato nulla di specifico al riguardo, ma ha risposto alla tendenza con un simpatico meme.

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