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07 Maggio 2025

Dark tourism, pagare per dormire nelle ville degli omicidi

Dark tourism, pagare per dormire nelle ville degli omicidi

Dormire in una casa dove è stato commesso un efferato omicidio, immergersi nell’atmosfera di un luogo che trasuda dolore e dove spesso sono presenti ancora i segni di tragici eventi, sfidando paura e orrore: è il dark tourism e sta per arrivare anche in Italia.

Già presente come turismo di nicchia in America e Inghilterra, dove sono nate società che organizzano vere e proprie visite guidate, il dark tourism è per chi è a caccia di emozioni forti o prova una certa attrazione verso fatti inquietanti che hanno scosso l’opinione pubblica.

Che i fatti di cronaca nera siano oggetto di morbosità non è un fatto nuovo, nemmeno in Italia.

Non si può dimenticare ad esempio la folla di turisti che ha preso letteralmente d’assalto l’Isola del Giglio per fotografare il relitto della Costa Concordia, naufragata nel 2012, 32 vittime e infinite polemiche, e ancora prima i curiosi davanti alla villetta di Cogne, dove ha perso la vita nel 2002 in modo tragico il piccolo Samuele.

L’interesse per i casi più inquietanti della storia italiana è dimostrato dall’aumento dei libri sul tema crime, dalla nascita di trasmissioni televisive seguitissime come Top Crime e Giallo, e poi ancora podcast, docuserie e siti interamente dedicati al noir, oltre ovviamente a improbabili pellegrinaggi nei luoghi dove sono avvenute tragedie.

Il dark tourism in realtà è un macro settore che si compone di più filoni tematici: incidenti, omicidi, catastrofi naturali o provocate dall’errore umano, atti terroristici, atti di follia e via dicendo.

L’interesse verso il macabro si spiega forse con il desiderio di cercare di guardare da vicino la morte quando si è ancora vivi; per qualcuno è un modo di rendere omaggio alle vittime affinché non vengano dimenticate, o per far luce su misteri ancora irrisolti, per molti è invece il tentativo di provare emozioni forti, lo spavento, il terrore.

In tutti i casi è sull’aspetto attrattivo generale che molti tour operator dell'horror puntano per organizzare spedizioni e vacanze da brividi, soprattutto all’estero, dove si possono pagare ad esempio 50 dollari per visitare i locali dove il mostro di Milwaukee (Jeffrey Dahmer) incontrava le proprie vittime, o 27 sterline per compiere il tour a Londra di Jack lo Squartatore, fino a 600 dollari per passare una notte in Iowa nella casa dove nel 1912 otto persone (tra cui 6 bambini) sono stati uccise nel sonno a colpi d’ascia.

In Italia non siamo ancora alle visite organizzate, i turisti amanti del macabro si muovono autonomamente a caccia di selfie davanti alla villetta dove Erika e Omar hanno ucciso barbaramente la famiglia di lei, o davanti alla casa di Rosa e Olindo, dove si è compiuta un'orribile strage.

Tutto per dire io c’ero.

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