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Dal Mondo

Pressione fiscale, non è l’Italia il paese più tassato

Con due punti percentuali di disoccupazione in meno, un export 2024 superiore di oltre 33 miliardi di euro, lo spread ai minimi storici e un costante miglioramento dei conti pubblici, l’Italia non è il paese più tassato d’Europa, bensì è la Francia.

Il primato negativo spetta infatti ai cugini d’oltralpe che stato attraversando una crisi politica, sociale ed economica ben più preoccupante della nostra.

Ma non solo: secondo la Cgia di Mestre (associazione artigiani e piccole imprese) che ha confrontato i due Paesi, è l’Italia che ha dimostrato con i fatti di essere in grado di rimettersi in piedi dopo la pandemia.

Tra il 2019 e il 2024 l’Italia avrebbe ottenuto una crescita del PIL reale del 5,8%, la Francia del 4,3% e la Germania dello zero, mentre solo la Spagna è riuscita a fare meglio dell’Italia.

Tuttavia le difficoltà di Francia e Germania sono una pessima notizia anche per l’Italia, che proprio in questi due Paesi ha la maggior parte delle sue esportazioni.

Inoltre, come fa notare la Cgia di Mestre, i problemi strutturali del nostro Paese sono ancora ben radicati e numerosi: solo per il fatto di essere al secondo posto dietro alla Francia in quanto a pressione fiscale non ci dovrebbe far rilassare.

La prudenza, viene più volte ribadito, è doverosa perché se andiamo a vedere le nostre criticità, come il basso tasso di occupazione femminile, la crescita minima delle retribuzioni, le disuguaglianze sociale, i costi energetici sempre alti, la burocrazia e il fisco, non possiamo certo pensare di essere fuori dal tunnel.

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