Dal Mondo
Venezia, le borseggiatrici facevano 2.500 euro al giorno ciascuna
Un’indagine dei Carabinieri porta a divieti di dimora e arresti
L’allarme pickpocket lanciato sui vagoni della metropolitana, sugli autobus o nei luoghi affollati ormai è qualcosa che tutti conoscono molto bene.
Una recente indagine dei Carabinieri di Venezia che ha portato a 23 misure cautelari tra arresti, domiciliari e divieto di dimora, ha gettato luce anche sugli incassi delle borseggiatrici, svelando cifre importanti.
La media giornaliera dell’incasso, secondo quanto riportato da La Verità, arrivava a 2.500 euro, una somma ragguardevole.
Le indagate sono per lo più donne di etnia rom e sinti, di nazionalità bosniaca e croata, di età inferiore ai 27 anni e alcune con complici minori di 14 anni.
Gli episodi incriminati si sono svolti nell’area del centro storico veneziano, a Santa Lucia e nella stazione di Mestre, ma anche su treni e autobus in arrivo e in partenza da Venezia.
Le accuse spaziano anche nelle lesioni personali, minacce, indebito utilizzo e falsificazione di carte, ricettazione e riciclaggio.