Ferrara, solo chi ha la media del 7 va in gita scolastica

All’istituto Einaudi di Ferrara si sta organizzando la gita scolastica annuale che, per il 2026, si svolgerà a Napoli. Ma non tutti gli studenti potranno partecipare perché la preside ha stabilito che saranno ammessi al viaggio di istruzione solo coloro la cui media dei voti sia almeno pari a 7, oltre al possesso di altri requisiti disciplinari.

Sono esclusi infatti gli studenti con note disciplinari o con voti di comportamento inferiori a 8 nel precedente scrutinio.

La decisione coinvolge 12 terze dell’istituto e ha come obiettivo il rispetto del nuovo tetto di spesa di 140mila euro, oltre il quale le scuole sarebbero costrette a gestire i viaggi di istruzione alla stregua di un appalto.

L’unica alternativa alla media dei voti sarebbe stata il sorteggio, ritenuto dalla preside un metodo poco corretto.

Per gli studenti esclusi la scuola avrebbe in ogni caso previsto una sorta di priorità per il viaggio d’istruzione del prossimo anno (2027), ma alcune famiglie hanno già chiesto un incontro per esprimere dubbi e perplessità al riguardo.

Questo tetto dei 140mila euro è frutto delle nuove regole sull’organizzazione dei viaggi di istruzione: fino a questa soglia le scuole possono gestire in autonomia le gite senza dover seguire procedure burocratiche complesse di appalto pubblico.

Qualora vengano superati i 140mila euro, ma restando dentro i 221mila, occorre utilizzare una piattaforma ufficiale elaborata dalla Consip che però, ahimè, non sarebbe ancora di fatto operativa.

Oltre i 221mila euro i viaggi comportano obblighi di una gara d’appalto aperta.

Nel caso dell’istituto di Ferrara, rispettare il limite dei 140mila euro consente l’organizzazione della gita con procedure snelle, rapide, evitando tempi lunghi e inghippi burocratici.