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28 Novembre 2025

Italia, in pensione a 70 anni

È un Paese per vecchi

Italia, in pensione a 70 anni

L’allarme lanciato dall’Ocse sullo scenario pensionistico italiano fa riflettere.

La previsione di età pensionabile contenuta nel rapporto non solo precisa che per la previdenza si spende circa il 16% del Pil (siamo secondi solo alla Grecia), ma che l’età in cui si potrà andare in pensione salirà a 70 anni.

L’Italia, molto più di altre nazioni europee, si configura come un Paese che invecchierà rapidamente nei prossimi 25 anni: entro il 2050 ci saranno 52 persone di età pari o superiore ai 65 anni ogni 100 persone di età compresa tra i 20 e i 64.

Di conseguenza l’età normale di uscita dal lavoro aumenterà sensibilmente, raggiungendo la soglia dei 70 o più anche in Danimarca, Estonia, Paesi Bassi e Svezia.

Tra le ragioni alla base dell’invecchiamento della popolazione lavoratrice c’è principalmente un tasso di natalità molto basso e un aumento, di contro, dell’aspettativa di vita.

Entrambi fattori che continueranno ad aumentare la pressione fiscale sui sistemi pensionistici in un periodo, oltretutto, di elevato debito pubblico e di esigenze di spesa contrastanti.

Eh già, perché sempre nel rapporto Ocse si legge che la spesa pensionistica in Italia ammonta a circa il 16% del Prodotto interno Lordo, di cui almeno un quarto non finanziata da contributi pensionistici.

Eliminare gradualmente la possibilità di andare in pensione prima dei 64 anni, precisa Ocse, sarebbe essenziale per aumentare l’occupazione in età avanzata e limitare l’attuale pressione fiscale.

Insomma, l’Italia è un Paese per vecchi (forse).

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