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25 Settembre 2019
Una mamma di tre figli è stata accusata di negligenza per aver abbandonato la figlia adottiva Natalia di 9 anni, ma quel che però sconvolge è che in realtà la bimba aveva bensì 22 anni e per diverse volte ha tentato di uccidere i suoi genitori adottivi.
Kristine Barnett e l'allora marito Michael hanno adottato nel maggio del 2010 Natalia, una bimba di origini ucraine ma nel 2013 la coppia è stata accusata di aver abbandonato la bimba in un appartamento a Lafayette, in Indiana, prima di fuggire in Canada circa una settimana dopo.
Tuttavia, ciò che più ha sconvolto sono state le dichiarazioni della mamma di 45 anni, affermando che lei e la sua famiglia sono le vittime di questa storia, dato che secondo la donna, Natalia avrebbe cercato più volte di ucciderli.
La polizia in seguito a queste affermazioni ha indagato, confermando che i documenti di Natalia sono falsi è che la bimba di 9 anni in realtà era una ragazza di 22 anni affetta da nanismo.
La madre ha raccontato di aver ricevuto più vole minacce verso di lei o gli altri membri della famiglia, come ad esempio pugnalati nel sonno o addirittura avvelenati con la candeggina. Ciò ha spinto addirittura Kristine a creare una recinzione elettrica per proteggersi dalla finta bambina.
La donna ha raccontato al Daily Mail:
“Spesso disegnava cose raccapriccianti dicendo che voleva uccidere tutti i membri della famiglia, arrotolarli in una coperta e metterli nel cortile. L'ho vista mettere sostanze chimiche, candeggina o qualcosa del genere, nel mio caffè e quando le ho chiesto cosa stesse facendo, lei rispose: sto cercando di avvelenarti. I media mi dipingono come una molestatrice di bambini, ma qui non c'è nessun bambino ma una ragazza sociopatica.”
Inoltre continua così:
“Natalia era ufficialmente una donna. Aveva le mestruazioni, denti da adulta e non è mai cresciuta di un centimetro da quando l'abbiamo adottata. Tutti i medici hanno confermato che soffriva di una grave malattia psicologica, diagnosticata solo negli adulti. Spalmava sangue sugli specchi, saltava sull'auto, faceva cose che non potresti mai immaginare da un bambino.”
I sospetti sono arrivati sin da subito e durante il primo bagnetto, Kristine notò che la bimba aveva addirittura i peli pubici e ciò ovviamente la scioccò non poco. I sospetti riguardo l'età della bimba erano evidenti!
La salute mentale di Natalia peggiorò anno dopo anno a tal punto da essere considerata un rischio per la famiglia e da lì, la decisione di abbandonarla nell'appartamento per poi fuggire lontano.
Natalia è stata in seguito portata in un ospedale psichiatrico dove avrebbe presumibilmente confessato di essere più grande, oltre a descrivere senza alcun cenno di rimorso di aver cercato più volte di uccidere i membri della famiglia.
Una storia da brividi che la famiglia Barrets ricorderà probabilmente per tutta la vita e voi che ne pensate? Diteci come sempre la vostra a riguardo attraverso i commenti!
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