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PeloZoo
24 Marzo 2022
Il cane può avere delle dipendenze, ovvero dei comportamenti in cui dimostra un attaccamento morboso e poco razionale?
La risposta è sì, a partire dalla dipendenza da noi esseri umani.
Ci sono cani che non sanno stare da soli, che sviluppano un attaccamento nei confronti di un membro della famiglia molto forte, a tal punto da soffrire da ansia da separazione.
Ci sono razze che tendono particolarmente a questo tipo di attaccamento, ma come immaginerete è il carattere e la situazione a rendere un cane più o meno indipendente da noi.
In genere il profilo del soggetto dipendente dal proprio umano è quello di un cane molto viziato, abituato a sentirsi perennemente al centro dell’attenzione, incapace di avere dei propri momenti e dei propri spazi, fino a sentirsi perso e disperato quando rimane da solo, anche per poche ore: guaiti, danni alle cose in casa o nel giardino, tendenza all’autolesionismo, forte stress e assenza di appetito sono i sintomi più evidenti.
Che fare in questi casi?
Bisognerebbe fin da subito abituare il nostro amico a stare da solo, partendo da pochi minuti fino ad arrivare a ore, ricompensandolo al nostro rientro; lasciamogli giochi interessanti, magari da sgranocchiare, la sua coperta preferita e, nel caso, anche la tv accesa.
In questo modo si abituerà gradualmente, senza stress e in maniera equilibrata.
Un’altra dipendenza piuttosto comune è quella sviluppata nei confronti di un oggetto: può essere un particolare gioco (come la banale pallina), un nostro indumento o una semplice scarpa vecchia.
Avete presente la celebre coperta di Linus?
Ecco, quell’oggetto, per il cane, è un calmante naturale, gli evita stati di tensione o di aggressività, lo gratifica; ovviamente non ci sarebbe nulla di male se non fosse che, senza quel particolare oggetto, il cane comincia a tremare, ad abbaiare e a piangere disperatamente.
Ve ne accorgete quando non desidera altri giochi, ignora addirittura una nuova pallina e lo ritrovate nella cuccia a dormire con quell'oggetto, che difende gelosamente.
La soluzione è sempre nel cercare di rassicurarlo gradualmente, distraendolo, attenuando l’ossessione e chiedendo consigli a un esperto per evitare inutili sofferenze.
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