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31 Luglio 2020

Mamma costretta a radersi dopo che uno sconosciuto le ha incollato un cappello in testa

Mamma costretta a radersi dopo che uno sconosciuto le ha incollato un cappello in testa

Marcela Tascon era a casa sua a Valencia, in Spagna, quando ha aperto la porta di casa a uno sconosciuto che l'ha costretta a mettersi un cappello pieno di sostanze corrosive.

La 31enne è andata in ospedale, dove i medici non avevano altra scelta che radersi la testa per rimuovere la colla e curare le ustioni.

Lo sconosciuto aveva suonato al campanello del suo appartamento intorno alle 9 del mattino, sostenendo di avere un regalo per lei. Avendo visto che l'uomo aveva in mano un mazzo di fiori, Marcela non capì la situazione.

Ricordando il terrificante momento, la donna ha raccontato:

“Una volta alla porta di casa mia e di fronte a mio figlio di otto anni, mi gettò i fiori ai piedi, mi chiamò “Figlia di pu**ana” e mi infilò il cappello in testa. Poi è scappato. Mio figlio urlava spaventato e io mi sono precipitata in bagno per ripulire la testa chiedendo a mio figlio di chiamare la polizia e gli amici.”

Dopo essere arrivata in ospedale, Marcela, originaria della Colombia, ha dovuto curare le ustioni di secondo grado causate dalla colla e dalle “sostanze abrasive” utilizzate nell'attacco.

Ha raccontato che il suo medico l'ha informata che questo tipo di attacchi sono comuni in Colombia, dove si chiama “fare lo Shampoo”.

Solitamente questo genere di eventi sono ordinati dalle mogli gelose dopo aver scoperto che i loro mariti le avevano tradite o che avevano invidiato le altre donne.

La donna possiede una clinica di bellezza situata nello stesso edificio della sua casa e afferma di aver ricevuto una serie di chiamate sospette da una donna anonima con un accento colombiano. Ha raccontato che questa signora misteriosa ha chiamato un mese fa, chiedendo di fissare un appuntamento nel suo salone di bellezza e chiedendo di conoscere la posizione.

Due settimane dopo quella chiamata, ha visto un uomo sospetto nell'edificio in possesso di un telefono cellulare. Poco dopo Marcela ha ricevuto una telefonata con una voce femminile, credendo sia la stessa, che chiedeva se poteva venire per un trattamento, pochi istanti prima che l'uomo arrivasse alla sua porta. Crede che l'uomo sia stato mandato ad attaccarla, tuttavia sono in corso indagini della polizia e finora non ci sono arrestati.

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