Dal Mondo

09 Febbraio 2022

Troppa plastica e ce la mangiamo

Troppa plastica e ce la mangiamo

In Indonesia, nel fiume Palu, nel 2017 era stato avvistato un coccodrillo con uno pneumatico attorno al collo dagli abitanti della zona.

Uno di loro, Tili, di professione venditore di uccelli, recentemente è riuscito a catturarlo utilizzando una trappola fatta di corde e, dopo due tentativi e l’aiuto di diverse persone, lo ha liberato dall’ingombrante peumatico, per poi rilasciarlo di nuovo nel fiume.

Perché vi raccontiamo tutto questo?

Perché la plastica ormai è ovunque, dispersa in ogni angolo del mondo, sotto forma di oggetti i più disparati, ma per lo più ridotta in frammenti (le microplastiche) che i pesci finiscono per ingoiare.

E l’uomo, chiudendo un cerchio diabolico, si mangia il pesce con le piccole particelle di plastica che, a dispetto delle loro dimensioni, stanno provocando danni devastanti per interi microsistemi.

Secondo il Servizio di Ricerca del Parlamento Europeo ogni anno finiscono negli oceani dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di plastica, che si frantuma e viene ingerita dai pesci, modificando le catene alimentari: il 20% degli animali marini pescati e consumati dall’uomo contengono microplastiche.

NEWS DAL MONDO

Webradio