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Dal Mondo

Chi ci spia in camera da letto?

Hackerati i sistemi di videosorveglianza di tutto il mondo

A far scoppiare il caso è stata la denuncia del noto conduttore Stefano Di Martino, avvisato da utenti anonimi della presenza di un suo video mentre faceva sesso con la fidanzata su un sito particolare.

Le indagini della Polizia Postale hanno permesso così di scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora, dove sono stati trovati video provenienti dalle camere da letto di ignare persone di Milano, Roma. Verona, Pescara, Catanzaro, caricati su un sito oltre tutto di facile accesso.

Bastava entrare senza doversi registrare e vedere ad esempio una ragazza di Milano mentre usciva dal bagno dopo aver fatto la doccia, o la coppia di Bari intenta a fare sesso approfittando del riposino dell’infante in culla, fino al nostro conduttore tv che si stava intrattenendo amabilmente con la propria fidanzata.

Niente di necessariamente porno, ma l’intimità nuda e cruda sbattuta on line, momenti privatissimi alla mercé del macro mondo del web.

L’indagine è proseguita oltre e così si è scoperto che ad essere hackerate non sono state solo le videocamere di sorveglianza private, ma anche quelle di hotel, studi medici ginecologici, cabine dei centri estetici, e via di questo passo.

Il portale in Italia non esiste più, tra le sue pagine non vi è modo di trovare alcun video rubato su territorio italiano (anche se De Martino afferma che nel suo caso il video è ancora presente in diverse chat su Telegram), ma restano attivi tutti gli altri Paesi, dal Messico all’Iran, alla Russia, al Perù e perfino la Tunisia, con filmati che generano un numero di visualizzazioni importante.

Ogni video è stato opportunamente catalogato, indicando durata, luogo, tipo di coppie e situazione, se è presente un audio oppure no.

In questi Paesi il portale è come un sito di e-commerce: si sceglie il tipo di video, lo si mette nel carrello e lo si paga dai 20 ai 600 dollari.

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