Dal Mondo
Tenete contanti in casa, avviso della Bce
Raccomandazioni in caso di crisi
La tecnologia è utile, ma quando le infrastrutture digitali falliscono si precipita in un nano secondo nell’oscurità più spaventosa.
I recenti blackout di Spagna e Portogallo ne sono un esempio lampante, ma andando appena più indietro basti ricordare la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina e la crisi del debito in Grecia del 2015.
In tutti questi casi la domanda di contante da parte della popolazione ha vissuto picchi da record, a conferma che la valuta fisica (e non digitale) è un asset sicuro.
Per questo motivo la Banca Centrale Europea, sottolineando il ruolo del contante in scenari di emergenza, ha invitato senza tanti giri di parole a tenere denaro cash in casa, almeno 70-100 euro.
Insomma, come titola la stessa Bce nel suo bollettino economico, Keep calm and carry cash.
E l’invito è stato accolto da stati come Olanda, Austria e Finlandia, che hanno suggerito caldamente ai propri cittadini di procurarsi contanti per ogni membro della famiglia sufficienti a coprire i bisogno essenziali per almeno 72 ore.
L’indicazione del tempo ipotetico di una eventuale crisi deriva proprio dal recente blackout iberico, durante il quale le prime riattivazioni sono giunte dopo 22 ore.
La raccomandazione non rasserena certo gli animi, visto che arriva in un momento di crescenti timori di instabilità in Europa e dopo che la Commissione UE ha presentato lo scorso marzo la strategia di preparazione dell’Unione, un vademecum per i cittadini per prepararsi a scenari come cyber-attacchi, sabotaggi di infrastrutture strategiche, guerre e disastri naturali per effetto dei cambiamenti climatici.
E quindi nel kit di resilienza, oltre a tutti i prodotti suggeriti, mettiamoci anche un paio di banconote da 50 euro.