Dal Mondo
Raddoppiate le protesi al pene in Italia
Maschietti italiani, tutto bene? I dati forniti dal professor Aldo Franco De Rose, urologo e ...
Dal Mondo
21 Ottobre 2025
Maschietti italiani, tutto bene?
I dati forniti dal professor Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo genovese nonché presidente dell’AssAI (nomen omen, Associazione andrologi italiani), dicono che sono sempre più numerosi gli impianti di protesi al pene.
Non solo per pazienti oncologici, diabetici, con lesioni neurologiche, vascolari, per chi ha subito incidenti stradali o sul lavoro, ma anche per chi ha la sindrome di La Peyronie che induce disfunzione erettile.
Insomma, la protesi al pene non è solo un vezzo, precisa De Rose in un’intervista rilasciata a Repubblica, bensì si rende necessaria per vivere una vita sessuale normale e potere, nel caso, procreare.
Proprio in ragione della tipologia del paziente, specifica il professore, il sistema sanitario dovrebbe poter prevedere un’inclusione nei Lea, i livelli essenziali di assistenza.
La vita sessuale infatti è un diritto riconosciuto dall’OMS, e chi rinuncia a questo tipo di intervento nella maggior parte dei casi è per ragioni economiche.
Al momento attuale l’unica regione che ha inserito la protesi al pene nei Lea è l’Emilia Romagna, ma occorre una decisione nazionale, dato l’aumento di richieste da ogni parte d’Italia.
De Rose, che realizza nella sua clinica questa tipologia di operazioni a regime privato, afferma che continuerà a battersi per un’opportunità equa che possa offrire a tutti, indipendentemente dalle disponibilità economiche, di godere di un proprio diritto.
NEWS DAL MONDO
Dal Mondo
Maschietti italiani, tutto bene? I dati forniti dal professor Aldo Franco De Rose, urologo e ...
Dal Mondo
Uno studio realizzato nel Regno Unito ha rivelato che una donna ...
Dal Mondo
Come ti chiami? E il signor Watkins, neozelandese di 60 anni, ...
Trends