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24 Ottobre 2025

Napoli, arriva il metal detector nelle scuole

Napoli, arriva il metal detector nelle scuole

Dopo l’ennesimo sequestro di coltelli in un istituto di Caivano, Carabinieri e Prefettura hanno messo a punto un piano per inserire i metal detector in diverse scuole situate tra Napoli e provincia.

Quello di Caivano, che ha visto coinvolti due 14enni e un 13enne, non è un episodio isolato ma riguarda un po’ tutto il territorio: martedì scorso in una scuola del quartiere di Piscinola è stato trovato un coltello nella cassetta del water dei bagni maschili, una settimana fa davanti all’istituto Casanova (pieno centro storico di Napoli) un 15enne è stato accoltellato da un 14enne.

L’uso del metal detector ovviamente non è la soluzione più adeguata, osserva Paola Brunese, presidente del tribunale per i minorenni di Napoli, ma indubbiamente può rivelarsi utile, soprattutto nei contesti più a rischio.

I casi di ritrovamenti di coltelli o armi bianche nelle scuole sono ormai 20-30 al mese e in strada non va certo meglio: i dati dei Carabinieri dall’inizio dell’anno rivelano che a Napoli e provincia sono stati arrestati o denunciati 38 minorenni per detenzione illegale di armi e che sono stati sottoposti a sequestro 500 armi, tra cui 150 coltelli e 319 oggetti come mazze e tirapugni.

Brunese suggerisce, oltre all’introduzione del processo per direttissima dei minori, di sequestrare anche il cellulare oltre all’arma, come deterrente molto forte.

Per i minorenni infatti il cellulare è uno strumento vitale e la paura di esserne privati, anche solo per un tempo limitato, potrebbe spaventarli e farli riflettere.

Qualcuno precisa anche che la sola repressione non basta, così come non è sufficiente delegare tutto a istituzioni e scuole.

Il vero imprinting, ça va sans dire, inizia a casa, in famiglia.

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