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Dal Mondo

Tom Brady fa clonare la sua cagnolina scomparsa

L’ex quarterback della NFL Tom Brady ha annunciato di essersi affidato a un’azienda biotecnologica di Dallas, la Colossal Biosciences, per replicare la sua amata cagnolina Lua, un incrocio di pitbull adottata insieme alla ex moglie Gisele Bündchen.

Lua, mancata a dicembre 2023, era parte della famiglia ed era diventata una star dopo essere apparsa con Brady nel 2014 in uno spot di scarpe.

Il giocatore di football non ha superato la perdita e così si è rivolto alla società di biotecnologia e ingegneria genetica, commissionando una copia genetica di Lua.

Il pitbull Junie, il clone, non sarà mai identica alla nostra amata Lua, ma ricordandola così tanto ci riempie il cuore.

Per la clonazione è stato utilizzato il sangue di un prelievo effettuato prima della sua morte, lavorato poi con tecniche che replicano il dna, un po’ come è stato fatto per la pecora Dolly nel 1996.

Dolly, chiamata così in onore alla celebre cantante country Dolly Parton, nacque in laboratorio e visse per 7 anni; la compagnia proprietaria dei diritti per l’uso della tecnologia era la Viagen Pets and Equine, società acquisita da Colossal Biosciences, e autrice della clonazione dei cani di Paris Hilton e Barbra Streisand.

Conservare il patrimonio genetico di un animale domestico costa circa 1400 euro, mentre la clonazione completa di un cane o di un gatto può arrivare fino a 44mila euro.

Uno studio del 2022 ha rivelato però che di circa 1000 cani clonati, solo il 2% ha avuto esito positivo e 20 cani sono morti subito dopo la loro nascita.

Con i canili affollati di cani in cerca di casa, davvero si deve ricorrere a clonare un animale che per bene che vada, se sopravvive, assomiglierà solo esteticamente a quello che abbiamo perso?

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