Dal Mondo
Italia, la mappa degli stipendi regione per regione
In Lombardia si guadagna il doppio che in Calabria
La foto del divario salariale in Italia tra Nord e Sud mostra un baratro incolmabile nemmeno dalla crescita salariale registrata nel 2024.
A certificarlo è l’Osservatorio Inps sui lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo, con elaborazione di Withub e Isnec, Istituto nazionale esperti contabili.
Se in Lombardia si guadagnano 30.384 euro all’anno, in Calabria se ne guadagnano 15.880, dimostrando come il Paese marci a due velocità in base alla geografia.
Dopo la Lombardia si piazzano Emila Romagna con 26.377 euro e Piemonte con 26.249 euro, ma basta scendere appena sotto Roma per assistere a un calo drastico: Campania, Sicilia e Calabria registrano retribuzioni rispettivamente di 18.125, 17.735 e 15.880, vale a dire cifre ben lontane dalla media nazionale.
A pesare su un quadro di per sé già preoccupante, ci sono le differenze di genere: gli uomini sono il 57% del totale e percepiscono in media 29.967 euro annui, contro 19.833 euro delle donne.
Questo divario si traduce inevitabilmente in anni di contributi persi, pensioni più basse e minore autonomia economica, oltre che criticità in termini di opportunità di carriera e stabilità economica.
La differenza, secondo l’indagine, è data soprattutto dal fatto che nel 2024 il 49% delle lavoratrici ha avuto contratto part-time, contro il 21% degli uomini.
L’unica nota positiva proviene dai contratti stabili: quasi 13 milioni di lavoratori ha ottenuto lavoro a tempo indeterminato, con un incremento del 2,1%.
Ma anche in questo caso è bene specificare che nel Sud e nelle Isole prevale il contratto a tempo determinato, alimentando così ulteriormente il divario geografico.