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Pelozoo
14 Gennaio 2020
Le coppie che vivono con un animale, cane o gatto che sia, pare beneficino di particolari momenti di intensità che giovano al rapporto; ma quando le cose non vanno e non ci sono più i presupposti per continuare a condividere questi momenti, cosa accade al peloso di turno?
Insomma, la questione è molto delicata, spesso causa di liti furibonde che finiscono drammaticamente in tribunale: i pelosi oggi sono i nuovi figli del contendere, strano ma vero.
Attualmente la legge italiana non prevede ancora regole o istruzioni precise circa l’affidamento degli animali domestici quando una coppia si separa, anche perché il peloso in sé non può essere vissuto come bene patrimoniale, bensì occorre considerare il legame di affetto che si è instaurato con tutti i membri della famiglia.
E allora che si fa?
Generalmente dovrebbe prevalere il buon senso, prima di andare a scomodare aule di tribunale, giudici e avvocati, partendo da colui a chi è intestato il cane o il gatto, prendendo in esame le disponibilità di entrambi i coniugi e una eventuale rinuncia qualora uno dei due proprio non ne voglia più sapere (o non sia in grado di occuparsene per ovvi motivi di lavoro).
Ma attenzione: l’intestazione del microchip non determina la proprietà della bestiola!
La giurisprudenza italiana vanta in ogni caso sentenze in cui è stato deciso che tutte le garanzie previste per l’affido congiunto dei minori, possano essere considerate anche per quello di cani o gatti.
Ovviamente non si può certo far scegliere al peloso con chi desidera passare il resto della sua vita e la tendenza è quella di affidare il quadrupede a chi ha più tempo per gestirlo e curarlo, concedendo all’altro coniuge eventuali weekend di ritrovo.
Quando gli animali di affezione sono più di uno la faccenda si complica ulteriormente: avete mai pensato di separare gli elementi di un branco?
Terribile: cani che cessano di mangiare o di scodinzolare, gatti che impazziscono e distruggono casa, sono tutte reazioni che bisogna mettere in conto nel caso si separino due o più animali che hanno convissuto per tanto tempo.
Comunque la si guardi, la coppia che scoppia fa danni: l’importante in tutti i casi è di mettere al primo piano la salute emotiva e fisica del peloso, cercando di non drammatizzare e di rendere meno traumatico il momento del distacco.
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