Dal Mondo
Vivavoce, uomo multato a Nantes
Arrivano i primi provvedimenti contro l’inquinamento acustico
In genere capita sul treno, quando si è magari concentrati nella lettura di un libro o di un quotidiano e il cafone di turno si intrattiene in una telefonata effettuata tutta in vivavoce (spesso ad alto volume).
Al di là del fatto che magari a nessuno importa ascoltare conversazioni tra sconosciuti, il disturbo della quiete pubblica è una faccenda seria.
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso a livello europeo di inquinamento acustico ed è di qualche giorno fa la notizia di una multa piuttosto salata (200 euro) comminata a un uomo che stava facendo una chiamata in vivavoce con la sorella mentre si trovava nella stazione ferroviaria di Nantes.
La SNC, Società Nazionale delle Ferrovie Francesi, ha spiegato che a tutti i passeggeri da tempo viene richiesto di disattivare il vivavoce e silenziare i telefoni a bordo carrozza.
A fine agosto invece Transport for London, l’autorità che regola il trasporto pubblico della capitale inglese, ha lanciato una campagna contro i rumori molesti in pubblico, invitando gli utenti a utilizzare gli auricolari.