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Dal Mondo

Estate 2025 senza tormentoni

È la fine di un'era?

Vamos a la playa, People from Ibiza, Gioca Jouer, Call me, Lamette, Vamos a bailar, Sapore di sale, Abbronzatissima, Gloria.

Potremmo continuare all’infinito citando i brani che hanno battezzato ogni estate del passato, suscitando in ognuno, un po’ come la Madeleine proustiana, un mix di sensazioni tra la nostalgia e il desiderio di rituffarsi in quei ricordi.

L’estate 2025 invece, come hanno fatto notare in molti, sembra una pietanza senza sale: priva di un qualsiasi tipo di tormentone, musicale o pubblicitario, è trascorsa sciapa sciapa.

Non sono mancate le hit, sia chiaro, ma definirle tormentoni sarebbe scorretto: il mercato musicale è troppo saturo di brani (talvolta molto simili tra loro) e troppo frammentato nei gusti, cosa che rende di fatto impossibile identificare IL brano per eccellenza.

La reazione del pubblico, secondo gli esperti musicali, è stata abbastanza uniforme: in tanti, privi del tormentone del momento, si sono rifugiati nei ricordi e quindi nella musica di repertorio, rispolverando successi evergreen.

E questa cosa i brand più importanti l’hanno capita perfettamente: la TIM nel promo con Carlo Conti ha ripreso un brano dei Pooh del 1981 (Chi fermerà la musica) per veicolare un messaggio del 2025, mentre l’Algida per promuovere l’intramontabile cornetto ha ripescato dal cilindro l’altrettanto intramontabile Felicità di Albano e Romina Power, 1982.

Siamo di fronte alla fine di un’era o il popolo è stanco dei tormentoni?

Il popolo non crediamo sia stanco dei brani simbolo di una estate, magari è solo annoiato dall’offerta musicale che ha a disposizione.

Sic et simpliciter!

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