Dal Mondo
Carcere di Padova apre le stanze dell’amore
Possibilità di incontri intimi senza controlli
Dopo Terni, il penitenziario di Padova è il secondo in Italia che fornisce la possibilità di ricongiungimenti carnali dei detenuti con i propri partner.
Da lunedì scorso infatti all’interno del carcere Due Palazzi sono state aperte le stanze dell’amore, collocate vicino ai locali dei colloqui ma nel pieno rispetto della privacy.
Il progetto prende vita all’inizio del 2024, quando diverse associazioni padovane di volontari che lavorano con i detenuti presentano la richiesta di poter avere incontri intimi senza il controllo a vista del personale di custodia.
Alla luce di una sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la parte della legge 26 del luglio 1975 con cui si vietavano ai detenuti colloqui con i coniugi senza controllo a vista del personale di custodia, le stanze dell’amore partiranno con un periodo di sperimentazione che durerà 4 mesi.
Le stanze saranno dotate di un letto, un televisore e un bagno attiguo, non potranno essere chiuse dall’interno e saranno a disposizione per due ore e mezza per consentire ai detenuti e ai coniugi di ritrovare un po’ di intimità in totale riservatezza, in un ambiente il più domestico possibile.
Chi potrà usufruirne?
A deciderlo è il giudice di Sorveglianza, chiamato a esprimersi sui singoli casi, ma secondo i dati del DAP del Ministero della Giustizia (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), sarebbero circa 17 mila i detenuti potenziali beneficiari.
Per motivi di sicurezza tuttavia saranno esclusi coloro che sono sottoposti a regimi detentivi speciali, chi è stato sorpreso con sostanze stupefacenti, telefoni cellulari e oggetti atti a offendere, oltre ai condannati per reati di femminicidio.
La polizia penitenziaria non ha accolto favorevolmente questa iniziativa, esprimendo tramite le proprie organizzazioni sindacali pareri fortemente negativi per questioni di sicurezza e scarsità di personale.