Dal Mondo
Con l'età sopportiamo meno il prossimo
Lo dice la scienza, non solo i fatti.
Più si avanza con l’età, e più si diventa intolleranti nei confronti del prossimo o di qualcosa.
Ciò che fino a qualche tempo fa si credeva essere solo una diceria o una convinzione da barzellette, è stato avvalorato scientificamente nientemeno che dalle ricerche condotte dalle università di Oxford, nel Regno Unito, e di Aalto, in Finlandia, che affermano che la vecchiaia porta, quasi inevitabilmente, a detestare di più le persone.
L’essere umano, con il trascorrere degli anni, tende a essere più selettivo nei confronti della sua quotidianità, dando maggior importanza ad alcuni aspetti della sua vita, e riducendo considerevolmente le relazioni interpersonali.
Da qui scaturiscono ad esempio liti condominiali tra anziani che raggiungono livelli impensati di violenza e di aggressività, e per motivi i più futili, così come emerge una rigidità di accettazione del prossimo al limite del patologico.
Da anziani, in breve, smettiamo di essere diplomatici, evitiamo di mescolarci a contesti dove ci sono persone che ci risultano antipatiche, o di partecipare a serate che sappiamo già essere noiose: insomma, smettiamo di far buon viso a cattivo gioco.
Da qui a risultare arcigni, scorbutici e litigiosi, è un attimo: ma è solo selezione (e, aggiungiamo noi, sopravvivenza per quel poco che ci rimane da vivere).