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Il gatto si sceglie il suo umano!
Sono in molti a sostenere che il gatto scelga, all’interno della sua famiglia, un solo umano, eleggendolo a preferito.
E pur mantenendo una sua indipendenza, tipica del suo essere un felino a tutti gli effetti, in generale è solo a una persona che decide di trasmettere fiducia.
Ovviamente non succede a tutti i gatti, ma in generale gli studi sul loro comportamento affermano che non solo il micio nei secoli ha imparato a tollerare la presenza umana, ma che addirittura ha imparato ad affezionarsi a un singolo individuo che ovviamente rispetta e con cui si rapporta.
L’umano che viene eletto come compagno per la vita, in genere presenta determinate caratteristiche, come il tono di voce particolarmente calmo e sereno (spesso si tratta di bambini molto miti), un odore gradito, un insieme di atteggiamenti amichevoli ma non morbosi, e non ultimo la capacità di assicurare un ambiente tranquillo dove cuscini e cibo non manchino.
Insomma, pare che il gatto abbia le idee molto chiare al riguardo e che se solo percepisce un comportamento fastidioso o minaccioso, scelga piuttosto di allontanarsi a livello emotivo, sfruttando solo riparo e pasti: come dargli torto? Si parla di opportunismo del gatto non a sproposito!
Ma come capire che il gatto ci ha scelto tra tutti i membri della famiglia?
Intanto ci parla: alcune razze sono più comunicative di altre, ma nel complesso un miagolio di accoglienza quando torniamo a casa o per segnalarci qualcosa, è indice di connessione.
Poi ci guarda, chiudendo gli occhi contemporaneamente, in una sorta di occhiolino duplice: sapete che questo è l’equivalente di un bacio?
Potreste ricambiare battendo entrare le palpebre mentre lo state guardando: provare per credere!
I trofei: vi ha mai portato un topolino morto, una lucertola, un insetto o un uccellino? Per quanto possa sembrare un gesto macabro, in realtà se un gatto vi sceglie, non può esimersi dal farvi dei regali!
E la coda? Se quando si avvicina a voi per strusciarsi, la porta alta, allora siete voi l’umano prescelto: questa particolare gestualità la possiamo riscontrare nei primi anni di vita dei gattini quando si avvicinano a mamma gatta, ma anche nelle tigri. Equivale a un: ehi, ciao! Felice di vederti!
E infine la nanna: è quando dorme profondamente che il gatto è più vulnerabile, ma se si affida a voi anche quando sogna, allora è amore vero ed esclusivo.