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Il gatto soffre il freddo?
Con tutto quel pelo, che freddo vuoi che patisca il gatto?
Errore! In realtà anche il gatto teme le basse temperature, soprattutto se è abituato a vivere comodamente in casa.
A dispetto di una pelliccia invidiabile, il gatto, a differenza di molti cani, non ha il cosiddetto sottopelo, e di conseguenza all’arrivo di autunno e inverno preferisce restarsene in casa, magari vicino al camino.
Esistono ovviamente gatti molto attivi anche nelle stagioni invernali e quindi più temerari, che desiderano uscire anche quando nevica, incuriositi e desiderosi di giocare, così come ci sono i pigri, che passano la loro giornata a dormire al calduccio.
In entrambi i casi noi umani dobbiamo prestare attenzione affinché non si ammalino: i gatti pigri, quelli che tendono a poltrire vicino a fonti di calore, spesso quando escono sul balcone o in giardino si pigliano raffreddori e colpi d’aria, per l’eccessiva differenza di temperatura.
La soluzione? Spingerli a dormire in cucce calde ma non troppo, magari arricchite da coperte di lana e, in ogni caso, distanti da caloriferi o stufe.
Per i più temerari invece sarebbe bene consentire loro l’uscita negli orari centrali, quando fa più caldo, evitando ovviamente le giornate particolarmente piovose o dalle temperature particolarmente rigide; al loro rientro ricordate di preparare una cuccia morbida e accogliente, oltre a una razione extra di pappa, che compensi il maggior dispendio energetico.
Ai primi segnali di raffreddamento (occhi arrossati e starnuti ripetuti), intervenite subito portando il micio dal veterinario, in modo da scongiurare polmoniti o infezioni ai bronchi.
Per quanto vi potrà sembrare forte, il gatto è molto delicato nel suo apparto respiratorio, quindi abbiatene cura!